Rifondazione Comunista
di Buccinasco
Le nostre proposte
per una scuola migliore
Le strutture scolastiche sono ormai da anni al collasso; le recenti giunte Lanati di centro destra nulla hanno fatto se non interventi di emergenza o interventi di adeguamento degli impianti alle nuove norme di sicurezza; nessuna seria analisi sull'incremento della popolazione scolastica è stata sino a qui fatta: lo stesso asilo nido di Via Scarlatti è nato già con gravi insufficienze rispetto alle esigenze della popolazione (la giunta si è infatti limitata a rispolverare un vecchio progetto di dieci anni fa).
Sino ad oggi si sono spesi parecchi soldi solo per tamponare le emergenze che mano a mano si sono create e spesso si è trattato di interventi improvvisati (mensa di via Emilia: realizzati 100 posti contro i 150 necessari). Riteniamo che il Comune debba:
garantire tutti gli spazi necessari per permettere la frequenza dei cittadini alle strutture scolastiche, partendo dagli asili nido sino alle scuole medie, facendo particolare attenzione, oltre che al numero di aule, anche al rapporto alunni/mq;
garantire spazi per tutte le nuove attività che si svolgono all'interno della scuola (informatica, ginnastica, attività di laboratorio, refezione) con particolare attenzione anche alla qualità delle strutture (aule e palestre attrezzate, locali mensa accoglienti) e, principalmente, per un reale diritto allo studio, garantire il rapporto alunni/insegnanti;
garantire, in relazione alla dimensione del Comune e alla sua conformazione, un serio servizio di trasporto alunni ad un prezzo equo ed accessibile;
garantire un servizio mensa che sappia stabilire un dialogo con i comitati dei genitori attraverso commissioni mensa istituzionalizzate e che superi la logica delle gare d'appalto al "ribasso", puntando piuttosto sulla qualità del servizio e dei cibi offerti;
adottare un progetto "affido libri di testo" per superare i problemi legati al trasporto dei libri stessi ed intervenire sui sempre più pesanti costi che ogni famiglia deve ogni anno affrontare.
Entriamo nei particolari:
Refezione scolastica
Il tempo della refezione scolastica è vissuta dagli studenti, dagli insegnanti e dal personale della scuola, come tempo perso, inutile, stressante. Ciò è dovuto, a nostro avviso, ad alcuni fattori importanti: le strutture scolastiche non sono state studiate e pensate per questo momento; le aule mensa, quando ci sono, sono ricavate in angoli, corridoi, classi e sono dispersive, rumorose. Si tratta di luoghi in cui la sola permanenza è faticosa, figuriamoci consumare un pasto; il cibo generalmente risponde ad un solo requisito: il basso costo d’acquisto e la qualità è un optional.
Riteniamo che tale situazione vada capovolta:
realizzando strutture mensa e cucine adeguate;
il centro produzione pasti unico è da superare o integrare con produzioni decentrate, soprattutto per quanto riguarda la cottura di particolari cibi (per esempio i primi piatti);
bisogna superare la logica di gare di appalto al ribasso per mirare a servizi qualitativi con eventuale introduzione di cibi biologici provenienti da mercati sicuri che non usano pesticidi o prodotti di origine transgenica.
Ovviamente tutto ciò ha senso se si realizza un continuo e costante rapporto tra Amministrazione Comunale, scuola, rappresentanti dei genitori, rappresentanti degli operatori scolastici (insegnanti e personale non docente) e, è importante sottolinearlo, rappresentanti degli studenti.
Trasporto alunni
Anche il servizio trasporto alunni potrebbe diventare più elastico e veloce, organizzato su richiesta e molto più flessibile di quanto lo sia oggi. E' possibile inoltre realizzare serie e controllate piste ciclabili, facendo attenzione agli attraversamenti pedonali, utilizzando anche personale volontario per il controllo. Sarebbe altresì utile realizzare uno studio per il trasporto alunni che preveda l'impiego di piccoli scuolabus o taxi collettivi.
Progetto affido libri di testo
E' ormai noto a tutti che il sempre più pesante carico di libri di testo per gli alunni delle elementari e delle medie nuoce gravemente alla salute e allo sviluppo dei "cittadini più piccoli". A tale problema le risposte e le soluzioni tecniche quali libri a dispense spesso sono state solo un escamotage senza risultato, se non una vera bufala a favore delle case editrici. Tenuto conto inoltre dell'alto costo che ogni famiglia è costretta ad affrontare per l'acquisto dei libri di testo nelle scuole medie, si propone di realizzare un progetto di affido dei libri di testo con il seguente percorso:
ogni classe (dalla terza elementare alla terza media) dovrà essere dotata di opportuni armadietti-libreria personalizzati;
il Comune provvederà, in sintonia con le scelte del corpo insegnante, all'acquisto dei libri di testo per l'intero ciclo della scuola media;
alle famiglie che ne faranno richiesta verranno affidati i libri di testo con una sorta di contributo che coprirà circa il 10% del costo dei libri stessi ed un versamento cauzionale (da determinare) che sarà reso alla fine dell'anno. La famiglia o gli alunni potranno eventualmente anche acquistare il libro ad un costo di circa l'80% del prezzo di copertina.
Con tale sistema molti libri di testo che oggi vengono trasportati e spesso scarsamente utilizzati, non saranno più portati quotidianamente da casa.
La gestione di tale progetto deve vedere coinvolti i genitori, gli alunni, gli insegnanti e l'Amministrazione Comunale per concordare le scelte dei libri di testo ed il loro acquisto, nonché la gestione di questa sorta di biblioteca di classe. A tale scopo riteniamo utile realizzare un comitato permanente di gestione.
La controriforma Moratti
Ragionando sui problemi scolastici non si può non affrontare la situazione in cui versa la scuola pubblica a seguito delle scelte di politica scolastica intraprese dall’attuale governo. Il pesante attacco alla qualità dell'insegnamento garantito dalla nostra Costituzione repubblicana sta passando attraverso modifiche sostanziali che prevedono:
l'eliminazione del Tempo Pieno e la sua sostituzione con un servizio a pagamento;
l'eliminazione di intere materie che diventerebbero facoltative e si potrebbero svolgere presso privati (lingua straniera, musica, educazione fisica, educazione artistica...);
lo spostamento di altre materie (storia, geografia e scienze) in quinta elementare;
la creazione di insegnanti di serie "A", titolari sulla classe, incaricati di "coordinare" gli altri di serie "B", titolari di spezzoni di orario su diverse classi e scuole;
la deregolamentazione totale dell'età di ingresso dei bambini, con la possibilità di avere alunni di 5 anni che frequenterebbero la prima elementare in scuole dove non ci sono nemmeno i banchi e le strutture edilizie per accoglierli, e con classi di 25 o più bambini;
l'eliminazione dell'esame di quinta e la sua sostituzione con una verifica in seconda e in quarta, con l'intento dichiarato di ridurre gradualmente la scuola elementare a quattro anni;
centinaia di ore di lezione in meno in ogni ordine e grado di scuola;
l'abolizione degli Istituti Tecnici e dei diplomi e la regionalizzazione degli Istituti Professionali, che nei fatti segnerebbero il puro e semplice sfruttamento dei ragazzi al posto di lavoratori regolarmente stipendiati, grazie all’alternanza scuola-lavoro e all’apprendistato da svolgersi presso ditte, agenzie, privati;
lo spezzettamento dei licei in 8 filoni che subirebbero tutti le conseguenze dell'impoverimento della scuola elementare e media;
un attacco alla scuola materna ,che dovrebbe accogliere i bambini dai 2 anni e mezzo e vedrebbe ridotta drasticamente la sua funzione formativa rispetto a quella assistenziale.
Inoltre l'intera organizzazione della scuola rischia di venir demandata alla Regioni in applicazione del nuovo articolo costituzionale varato nell’ottobre 2001, con la prospettiva di arrivare a 20 differenti tipi di scuole per le 20 regioni italiane.
A questo va aggiunto il gravissimo provvedimento adottato dal governo che cambia l'esame di maturità e mina le fondamenta della scuola pubblica, aprendo la strada allo sviluppo di quella privata, e il fatto che si prevede di "riformare" l'intero sistema con una legge delega che usurpa il Parlamento dei suoi compiti.
IL 26 MAGGIO VOTA
RIFONDAZIONE COMUNISTA
Elezioni Comunali Buccinasco 2002